Il bambino con il pigiama a righe, adattamento del romanzo omonimo del giovane scrittore irlandese John Boyne,
si inserisce pienamente in questo filone "infantile", senza tuttavia
rinunciare a una rappresentazione lucida e realistica dell'orrore,
lontana da qualunque edulcorazione o trasfigurazione fantastica sullo
stile de La vita è bella. Al centro di questa storia c'è,
infatti, l'incredibile amicizia tra due bambini: Bruno e Shmuel, l'uno
figlio di un gerarca nazista promosso alla direzione di un campo di
concentramento, e l'altro un indifeso ragazzino ebreo, internato assieme
al padre proprio in quel campo. Bruno, bambino fantasioso e vivace, che
adora gli aeroplani e le storie d'avventure, si trasferisce, assieme a
tutta la famiglia, in una spettrale e solitaria casa nei pressi del
campo di sterminio sotto la supervisione del padre. Mentre la sorella,
di qualche anno più grande, si fa plasmare dall'ideologia
nazionalsocialista propugnata dal padre e da un severo istitutore, Bruno
riesce a fronteggiare il male, ergendo a schermo la propria innocenza e
fantasia. E proprio la sua sete d'avventure, contrapposta ai freddi e
razionalisti volumi di storia impostigli dal maestro, lo spingono a
esplorare la campagna circostante l'abitazione, fino ad imbattersi nel
campo di concentramento. Attraverso il filo spinato, Bruno vede un altro
bambino, Shmuel, affamato, affaticato e vestito con una divisa a righe,
con cui fa subito amicizia. L'innocenza di Bruno non gli consente
immaginare neanche lontanamente la malvagità degli adulti. Si costruisce
così una propria spiegazione, del tutto infantile e ingenua, ma di
certo meno folle dell'abominio concepito dai nazisti: il campo non è
altro che una fattoria, le divise a righe sono semplicemente dei
pigiami, e i numeri di matricola con cui sono contrassegnati gli
internati fanno solo parte di un gioco. Ma sarà Shmuel ad aprire pian
piano gli occhi di Bruno, fino a fargli mettere in dubbio anche le
azioni del padre, nei riguardi del quale aveva sempre riposto una
completa fiducia. Purtroppo, entrambi i ragazzi saranno letteralmente
travolti dall'orribile verità in cui hanno avuto la sfortuna di
imbattersi.
A mio parere, ritengo che sia uno dei film piu incisivi che abbiano mai affrontato su questo tema.Veramente bello lo consiglio.
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